Riesci davvero a permetterti tutto?

Impetuoso ed impattante a far da eco è senza dubbio “lungo”.
Piuttosto dissonante con l’epoca dove la velocità appare primaria quanto la fretta smaniosa ed ordinaria.
Il respiro si comprime e quello che deve emergere trova uno spazio o magari più, tra ansie, insicurezze, frustrazione ed incertezze.
Fermandoti potresti notare che in Lungo c’è un’infinita somma di possibilità, fermati perché forse potresti consapevolizzare che stai continuando a notare e vivere e ripetere la stessa.
Disconnesso spesso con l’intuito del proprio sentire, incontri la smania del controllo e del dover capire nell’immediato.
Così insicuro ti aggrappi all’altro sperando che ti mostri qualcosa in più di te stesso.
Perso a volte prendi coscienza che il percorso è già iniziato con il principio della tua stessa vita,
consapevole pian piano torni grato ai passi compiuti, simili tra gli altri ma unici a loro modo.
Ripensi così a camminare a volte solo a volte determinante è l’incontro di qualcuno come la strega del Nord con Dorothy che ti ricordi che “devi camminare”; che non c’è da pensare, concretizzi Che la Paura ed ogni sfumatura sono un mostro da imparare a conoscere, percepire, sentire e riconoscere.
L’esistenza diviene, davvero, infinita quando cosciente e consapevole di queste nuove abilità smetti di subire ed inizi a giocarci.
Stupefacente la vita si manifesta quando nella resa/arresa, con fiducia, cominci a lasciare che sia accogliendo ed accettando.
Così per me è la vita questo è per me lo yoga.

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