Fluire è stato il tema che più è emerso nel ritiro. In ogni stato forma e dimensione.

Uscire e portare la pratica dell’ascolto fuori dal tappetino, uscire dal corpo e divenire forma senza forma, informe in ogni forma.
Permettere al corpo di comunicare ed allenarsi ad ascoltare.

Tra continue basse ed alte maree, la forza cruda ed impattante dell’Oceano Pacifico, Rii, cascate, piogge sottili e torrenziali, umidità nel ciel sereno lacrime e sudore l’acqua ha fatto da padrona come allenamento all’uscire dalla zona di comfort permettendoci di essere e accettando la comunicazione con la natura emergente.
Lo scontro con i baias interiori, il giudizio pronto a dettar sentenza, la sensazione di non sentirsi al sicuro ha permesso di rompere catene radicate in ognuna di noi, un viaggio che ha incontrato strade parallele capaci di riflettersi in alcuni passi.

Una terra abbondante e stupefacente. Apparentemente illogica, supportata e sorretta da una cultura ,quella della costa del Pacifico, che ha davvero tanto da raccontare.
Storia, tradizioni radicate un mix di culture che disorientano la tendenza della mente di identificare la provenienza nei lineamenti.

Amore puro ed incondizionato per la propria terra che viene raccontato da una musica continua, perpetua che sembra quasi esorcizzare la “sofferenza” che in contrapposizione è implicitamente determina vivere tra selva e mare sotto il tetto dell’equatore. “Mi ritrovai in una selva oscura la cui retta via era smarrita”. Quando vivi in questi luoghi accetti il lusso dell’abbondanza e oltrepassi quello della materia. Sei un comandante sempre pronto alla tempesta anche su terra ferma. Ciò spaventa dalla prospettiva di chi oltreoceano pensa di aver imparato a tenere tutto tra le mani. Disintegra quando di impatto giudichi la disarmonia dei luoghi per scoprire una civiltà che con ammirevole forza e senza supporto alcuno si sta ritirando letteralmente su da sola da una catastrofe naturale che ha avuto luogo nel recente 20 ennio.

Fluire aiuta così a stare in ascolto ,e l’ascolto, informe anche questo (di uno sguardo, reattivo e chimico della pelle, uditivo, di odori emotivo e sottile) ti permette di tornare umilmente seduto difronte faraglioni di roccia scura e a strapiombo nel mare, colmi di vegetazione che dirama e trova prepotentemente spazio ovunque in cima ed in basso, pronti e sfacciati nel ricordarti che sei seriamente un piccolo puntino nell’universo ma che se ci credi e lo scegli puoi continuare a trarre forza e trovar vita in qualunque direzione tu scelga di compiere passo dopo passo.

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